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BLEFAROPLASTICA

Eliminare la pelle delle palpebre e/o le borse, eventualmente elevando l’angolo esterno dell’occhio (cantopessi)





Blefaroplastica

Per ringiovanire le palpebre e la regione perioculare


La blefaroplastica è un intervento finalizzato a correggere i principali inestetismi della regione perioculare, come il rigonfiamento delle palpebre superiori e inferiori dovuto alle borse sotto gli occhi; le palpebre flaccide e cadenti dovute alla eccedenza di pelle e alla perdita di tensione del setto connettivale orbito-palpebrale o del tono del muscolo orbicolare, muscolo che serve a stringere le palpebre e chiudere l’occhio. Altro obiettivo della blefaroplastica è modificare la forma dell’apertura palpebrale, più comunemente agendo sull’angolo palpebrale esterno detto canto esterno; in questo caso la blefaroplastica prende il nome tecnico di cantopessi (sospensione del canto esterno) e di cantoplastica. Altro obiettivo può essere modificare l’angolo palpebrale interno, questa chirurgia viene effettuata nei soggetti di razza orientale per ridurre la caratteristica piega cutanea.

In sintesi, scopo principale dell’intervento di blefaroplastica è di eliminare la pelle delle palpebre e/o il grasso orbitario in eccesso, eventualmente elevando “l’angolo esterno dell’occhio” (cantopessi). L’effetto di una classica blefaroplastica viene di gran lunga potenziato quando si decide di effettuare un minilifting, detto lifting orbito-zigomatico, attraverso un’incisione più estesa sulla zona laterale della regione periorbitaria.

Tecniche di blefaroplastica

Correzione palpebre superiori (blefaroplastica superiore)

Nell’intervento di blefaroplastica superiore si effettua un’incisione a livello della piega palpebrale. Primo e più frequente obiettivo dell’operazione è di eliminare la pelle in eccesso sulla palpebra superiore, che può risultare talmente abbondante da ridurre l’apertura degli occhi (cosiddetta ptosi palpebrale da non confondere con la ptosi oculare dovuta a malfunzionamento del muscolo elevatore della palpebra superiore). Secondo obiettivo è l’asportazione delle borse adipose dovuto alla protrusione del grasso contenuto nell’orbita superiore. La cicatrice rimane invisibile poiché molto sottile e collocata nel solco pre-tarsale, comunque nascosta quando gli occhi sono aperti.

In alcuni soggetti, sia per caratteristiche individuali o per invecchiamento, si crea un solco sotto il profilo osseo dell’orbita, fra sopracciglio e palpebra, che può produrre un marcato inestetismo. Si può facilmente correggere con un intervento mini invasivo di riempimento con una iniezione di grasso proprio, il lipofilling.

Correzione palpebre inferiori (blefaroplastica inferiore)

L’intervento di blefaroplastica inferiore può essere svolto per via esterna, effettuando un’incisione sotto il margine ciliare inferiore, che comporta l’esito di una piccolissima cicatrice praticamente invisibile, che si prolunga di alcuni millimetri oltre il canto esterno a livello di una piega della “zampa di gallina^. Altra tecnica particolare ed esclusiva della blefaroplastica inferiore è la blefaroplastica transcongiuntivale. La tecnica prevede un’incisione nella congiuntiva, la membrana mucosa che ricopre il bulbo oculare e la parte interna delle palpebre, mediante la quale è possibile eliminare l’eccesso di grasso o riposizionarlo, senza permanenza di cicatrici cutanee esterne. Differentemente la blefaroplastica esterna, per via transcutanea, consente di eliminare l’eccedenza di pelle cadente e rimettere in tensione il setto orbitario oltre alla riduzione del grasso endo-orbitario erniato (borse adipose). Le borse possono essere tre (interna, centrale e laterale) o in casi più severi configurarsi come una unica borsa sporgente dal piano della palpebra.

In alcuni casi, alla blefaroplastica si associa la sospensione del sopracciglio caduto o inflesso. Consiste nell’elevazione della posizione del sopracciglio (dalla sua testa alla coda laterale) o della sola coda per far assumere un aspetto più giovanile e gradevole al viso. Due le tecniche; la prima mediante sospensione con fili permanenti senza incisione diretta sul sopracciglio ma solo una piccola incisione nascosta fra i capelli della tempia; la seconda mediante la incisione del bordo superiore del sopracciglio e sua elevazione rimuovendo l’eccesso di pelle.

Laddove indicato, la blefaroplastica inferiore può venire associata al minilifting della regione orbito-zigomatica (vedi sezione lifting facciale).

Cantopessi (sospensione del canto esterno)

La cantopessi è un intervento che mira a elevare e fissare l’angolo esterno dell’occhio. La tecnica viene spesso utilizzata in associazione alla blefaroplastica, nell’ipotesi di un eccessivo cedimento della palpebra inferiore successivo all’asportazione della pelle in sovrabbondanza. Le incisioni vengono effettuate sul bordo laterale della palpebra inferiore e sotto le ciglia, in modo da poterle nascondere nel miglior modo possibile.

Correzione della Tear Through deformity

(difetto del solco orbito-palpebrale inferiore, cosiddetto segno delle occhiaie)

Questo difetto, l’occhiaia, è frequente, è sempre bilaterale. Si produce un solco ben visibile alla base della palpebra inferiore lungo il contorno dell’orbita partendo internamente dal solco lacrimale e sfumando verso la parte laterale della zona sotto-palpebrale. Frequentemente non è indice di invecchiamento presentandosi in soggetti anche giovani, sotto i 30 anni. Diverse cause possono contribuire alla sua maggiore visibilità in modo permanente o temporaneo: la conformazione del contorno orbitario e dell’inserzione del setto orbitario, la pigmentazione più scura della pelle sovrastante questo solco, la presenza di variabile edema della palpebra o la presenza di una protrusione del grasso dell’orbita (borse adipose). Chirurgicamente si corregge durante una blefaroplastica per via transcutanea o transcongiuntivale scollando al di sotto dell’inserzione del setto connettivale della palpebra e riposizionando, senza asportazione, il grasso endo-orbitario. Altro metodo chirurgico: il lipofilling. Si procede all’inserimento di grasso decantato o centrifugato o filtrato attraverso una microcannula (fat graft, micro-graft, nano-graft). in casi minori è possibile utilizzare come riempitivo specifici filler di acido ialuronico. La pigmentazione può essere migliorata con microiniezioni di biostimolazione con effetto schiarente sulla pelle mentre il laser può presentare effetti collaterali di iperpigmentazioni.

Come si svolge l’intervento

Generalmente la blefaroplastica superiore si effettua in anestesia locale, più di rado in anestesia generale, mentre la blefaroplastica inferiore o completa si effettua maggiormente in sedazione o anestesia generale.  L’intervento dura dai trenta minuti alle due ore, a seconda che si tratti di blefaroplastica superiore o inferiore oppure di blefaroplastica completa (quando l’intervento interessa sia le palpebre superiori sia le palpebre inferiori).

Blefaroplastica: i risultati

In seguito alla blefaroplastica lo sguardo appare più giovane luminoso e fresco, con un evidente miglioramento dell’aspetto estetico e della funzionalità delle palpebre.. Il ringiovanimento a livello perioculare ha un impatto benefico sull’apparenza di tutto il viso, del quale gli occhi occupano la parte centrale dal punto di vista anatomico e dal punto di vista di espressività e mimica facciale.

Le informazioni sulle eventuali controindicazioni e complicanze di ogni intervento chirurgico saranno fornite durante la prima visita, in seguito all’esame del caso specifico.

Contatti

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